Scuola, nel mirino la legge sui precari: la parola alla corte di Strasburgo

di Alessia Camplone da Il Messaggero
ROMA – Uno su ventimila. È bastato che il ricorso di un singolo precario della scuola, per decisione di un giudice del lavoro di Napoli, fosse dirottato alla Corte di Giustizia dell’Unione europea a Strasburgo, che inventimila possono sperare in una rivoluzione che si chiama posto fisso. Perché ventimila sono all’incirca i precari della scuola che hanno alle spalle trentasei mesi di supplenze, ovvero tre anni, quanto sarebbe bastato perché venisse riconosciuto il contratto a tempo indeterminato. Se non fosse per una legge, la 106 del 2011, che, con efficacia retroattiva, ha escluso i precari della scuola dalla procedura di stabilizzazione. Continua a leggere

Scuola pubblica: di tutte/i per tutte/i

scuola-corteo-movimentoAppello per la manifestazione nazionale della scuola e dei beni comuni del 2 febbraio

Scarica il volantino in PDF e diffondilo nella tua scuola e nella tua città!

Il movimento delle scuole dello scorso autunno ha reclamato il diritto ad un’istruzione di qualità per tutte e tutti, contrastando l’ennesimo progetto di tagli alla scuola, attraverso l’aumento dell’orario di la­voro a parità di salario, avanzato dal governo Monti e di aziendalizzazione degli istituti, attraverso la cancellazione degli organi collegiali avanzata nel Ddl Aprea-Ghizzoni. Il governo Monti e il parlamen­to uscente, sconfessato in piazza e nelle scuole da milioni di insegnanti, studenti e cittadini, prova a far passare la privatizzazione attraverso la discriminazione tra scuole più o meno meritevoli di riceve­re i finanziamenti pubblici, che secondo quanto previsto dalla legge di stabilità dovrebbe essere appli­cata dal 2014. Continua a leggere

Tre passi avanti e uno indietro: l’autunno di lotte nel movimento della scuola

precari-scuoladi Francesco Cori – Coordinamento Precari della Scuola

L’autunno 2012 ha rappresentato per il coordinamento precari scuola di cui faccio parte un periodo di lotte incessanti ed esponenziali contro le feroci politiche neoliberiste di smantellamento e distruzione della scuola pubblica italiana portate avanti dal Governo Monti e, nello specifico, dal ministro dell’istruzione Francesco Profumo. Continua a leggere